Donne e ingiustizia

Donne e ingiustizia

Storie di coraggio e resilienza

Viviamo in un mondo in cui, nonostante i progressi e le lotte costanti per l’uguaglianza, le ingiustizie nei confronti delle donne continuano a diffondersi. L’arresto di donne in vari paesi per motivi spesso ingiustificati o esagerati è una realtà che solleva interrogativi importanti sulla giustizia e sui diritti umani.
In questo blog esploreremo alcuni casi recenti e non di ingiustizie subite da donne all’estero, tra cui quelli di Ilaria Salis, Cecilia Sala, Gulala Salih e Annalisa De Gregorio.

Quest’ultima ha vissuto un’esperienza drammatica di detenzione in Turchia, raccontata nel suo diario pubblicato da Infuga Edizioni. Analizzeremo questi casi per comprendere meglio le sfide che le donne affrontano ancora oggi. 

Ilaria Salis e Cecilia Sala sono due nomi che recentemente hanno fatto notizia a livello internazionale. Entrambe coinvolte in situazioni che evidenziano quanto possa essere vulnerabile la posizione delle donne quando si trovano all’estero.

Ilaria Salis è stata arrestata in un contesto che ha sollevato molte domande sui diritti legali e sulle protezioni internazionali.

Anche Cecilia Sala ha affrontato una detenzione che ha messo in luce la disparità di trattamento riservato alle donne.

Un altro caso emblematico è quello di Gulala Salih, una giornalista curda che ha subito arresti e intimidazioni a causa del suo lavoro e del suo impegno per i diritti umani. La sua storia è una testimonianza del coraggio di molte donne che, nonostante le minacce, continuano a lottare per la verità e la giustizia.

Donne e ingiustizia

Annalisa De Gregorio rappresenta un caso particolarmente toccante di ingiustizia. Durante una vacanza in Turchia con un’amica, è stata coinvolta in un incidente stradale che, a causa delle leggi locali, ha portato al suo arresto. Non solo è stata accusata di omicidio colposo, ma ha anche scoperto di trovarsi a bordo di un’auto non idonea al noleggio, un dettaglio di cui non era a conoscenza. Questa esperienza l’ha costretta a trascorrere 48 giorni in un carcere maschile turco, vivendo in un contesto dove le donne sono spesso sottomesse agli uomini.

Dopo anni di silenzio, Annalisa ha trovato il coraggio di raccontare la sua storia attraverso un diario. Una testimonianza cruda e sincera dei suoi 48 giorni di detenzione, offrendo uno sguardo intimo sulle difficoltà affrontate e sulla paura di non tornare a casa. 

Nel suo libro, Annalisa De Gregorio narra di una vacanza che si trasforma in un incubo. Un incidente stradale inspiegabile provoca la morte di un autista, con Annalisa che si ritrova improvvisamente arrestata e condannata. La sua storia ci guida attraverso i giorni interminabili trascorsi in carcere, un’esperienza che riflette le sfide che le donne affrontano in un sistema legale spesso ingiusto e punitivo. La sinossi del libro recita: “Questa è una storia vera, un frammento di vita dell’autrice Anna De Gregorio, una storia risalente precisamente a trentun anni fa…”.

La prefazione di Annamaria Ghedina arricchisce ulteriormente questo racconto di sopravvivenza e resilienza.

La storia di Annalisa De Gregorio, insieme a quelle di Ilaria Salis, Cecilia Sala e Gulala Salih, ci ricorda quanto sia importante continuare a lottare per la giustizia e i diritti delle donne in tutto il mondo.

Questi casi ci portano a riflettere: perché le donne sono ancora così vulnerabili alle ingiustizie? Quali misure possiamo adottare per assicurarci che le leggi internazionali tutelino realmente i diritti delle donne? È essenziale che continuiamo a discutere e a impegnarci per un mondo più giusto ed equo per tutti. Quali azioni concrete possiamo intraprendere per sostenere le donne in situazioni simili? E come possiamo garantire che le loro storie vengano ascoltate e che le ingiustizie non siano più tollerate?

Detenuta in un carcere turco Una storia vera ISBN 9791280624871

Questa è una storia vera, un frammento di vita dell’autrice Annalisa De Gregorio risalente a oltre trent’anni fa. 

Tutto comincia con una vacanza in Turchia, lungamente sognata insieme all’amica Anna: una favola che ben presto assume i contorni dell’incubo. L’auto della protagonista è infatti coinvolta in un incidente stradale: due pneumatici della sua macchina scoppiano, spezzando la vita dell’autista di un pulmino e provocando numerosi feriti…

Detenuta in un carcere turco Infuga Edizioni

10 risposte

  1. Ho letto questo libro e sono rimasta prima sconvolta e poi incuriosita dalla protagonista
    Racconta di quei giorni con una apparente serenità riuscendo a nascondere l’angoscia e la paura provata! Un personaggio che non si dimentica . Detenuta, sì! Ma la sua speranza di uscirne era libera come l’aria!!
    Bellissimo libro

  2. Che dire, Annalisa ha avuto un coraggio abnorme, sfido chiunque passare da un momento all’altro dal paradiso all’inferno. Non è da tutti affrontare una situazione del genere, in un paese dove la donna vale meno di zero, un oggetto qualsiasi. Immaginarla chiusa mi meraviglia, chi la conosce sa bene com’è, figuriamoci a quell’età, la sua voglia di affrontare la vita di petto, tutto e subito, dove ha trovato tanta forza? Onorata di avere un’amica come lei, è rara e insostituibile, unica. Ho letto il suo libro in una notte, mi sentivo con lei lì, quando descrive i luoghi, ho pianto, quanto dolore in quelle pagine. Per sua fortuna ha scritto questo diario trasformandolo in un libro, consiglio la lettura, non ve ne pentirete.

  3. Un Esperienza ke lascia segni indelebili da quella che doveva essere una vacanza si è trasformata in un incubo, scrivendo un libro nn sarà stato semplice x qst nutro Stima per Annalisa De Gregorio Ke ci ha permesso attraverso la sua scrittura rivivere con lei qst Emozioni belle x ciò che ha visitato tra paesaggi, culture e quant’altro x finire a momenti atroci Libro che consiglio a chiunque.

  4. Un Esperienza ke lascia segni indelebili da quella che doveva essere una vacanza si è trasformata in un incubo, scrivendo un libro nn sarà stato semplice x qst nutro Stima per Annalisa De Gregorio Ke ci ha permesso attraverso la sua scrittura farci rivivere con lei emozioni belle x ciò Ke ha visitato tra paesaggi culture e quant’altro x finire a momenti atroci.Libro Ke consiglio a chiunque.

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